Il Sogno. Ovvero la concretezza dell’Effimero
(percorsi teorico- pratici a partire dalla poetica di Lucio e Casimiro Piccolo).
E’ ancora possibile lasciare spazio alla dimensione onirica e poietica in tempi di spietato materialismo e di vergognosa mercificazione del reale? In che modo lavorare per l’immateriale che resta oltre il tempo presente? Come rivalutare il genius loci di Villa Piccolo? Forse non è un caso se proprio a Capo D’Orlando si è radicata una famiglia spiritualmente ricca, ma ancora poco conosciuta. Come mettere in circolo la bellezza e la densità del favoloso quotidiano di Lucio e Casimiro?
Nella convinzione che gli ambiti di ricerca non siano separati, che la partecipazione attiva alla vita della polis implichi il lavoro sulle visioni e sulle strutture psicofisiche degli attori (cittadini), piuttosto che sulle sterili competenze, che l’evento artistico sia popolare e che nasca non per intrattenere, rassicurare o consolare, ma per essere momento di comunicazione vera di qualcosa che appartiene a tutti, proponiamo tre giorni di laboratori con studiosi e artisti che lavoreranno per otto ore al giorno con un gruppo di trenta partecipanti selezionati con un bando pubblico e che saranno coordinati dalla sottoscritta Giusi Venuti, responsabile scientifica del progetto. Il 10 giugno Ore 21 EVENTO CONCLUSIVO.
Performance a tre Paolo Fresu, Maria A. Listur, Annibale Pavone.